Il Coffy Test: un nuovo test proiettivo per ragazzi


Nei servizi di psicologia e neuro-psichiatria dell’età evolutiva sono ancora diffuse tecniche proiettive, quali le favole della Duss, C.A.T., Blacky Pictures, Patte Noire, ecc., utilizzate allo scopo di acquisire una conoscenza del quadro psichico generale, sebbene queste metodiche siano prive di validazione statistico-scientifica e, come tali, da anni abbandonate dagli ambienti di ricerca. Inoltre queste tecniche proiettive (che risalgono agli anni ‘50-’60) sono basate sulla teoria freudiana classica (quindi su una concezione del bambino quale soggetto teso a soddisfare pulsioni o ridurre tensioni) e poco si adattano a concezioni più moderne (di un soggetto tendente a relazionarsi con gli adulti), avanzate dalle teorie psicoanalitiche delle relazioni oggettuali e dalla teoria dell’attaccamento.
Da qui l’idea di costruire un nuovo test proiettivo per studiare le rappresentazioni mentali che il bambino ha delle sue relazioni con i genitori, superando entrambi i limiti di queste metodiche: il quadro teorico superato e l’assenza di validazione statistica, ma mantenendo la semplicità e la rapidità d’uso, compatibili con l’attività clinica.

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